mercoledì 2 giugno 2010

Sole? Si, grazie!



E' di recente pubblicazione un'iniziativa del Ministero dello Sviluppo Econimico rivolta alle amministrazioni statali, le regioni, le provincie, i comuni e le comunità montane delle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, che potranno chiedere un finanziamento per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili su edifici di loro proprietà.
Ci eravamo chiesti come mai non era balenato nella mente di nessuno di ricoprire il Palazzetto ( di recente ristrutturazione ) del nostro paese con un impanto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Avevamo avuto delle risposte da parte di lettori che motivavano la "non scelta" dell'impianto adducendo fatti più o meno condivisibili.
Ed ecco che, cogliendo il "consiglio" del Ministero, ci ritroviamo a promuovere la politica delle energie alternative, che già abbiamo analizzato in post precedenti, ma che non ci stancheremo mai di pubblicizzare.
Se veramente ce ne fosse volotà, questo è il momento di trasformarla in fatti, e sarebbe cosa meravigliosa, se fossero direttamente i cittadini a chiedere( ? )
che il paese diventi un esempio virtuoso a cui gli altri comuni guardino per trarne esempio e migliorarsi.
L'iniziativa è volta a finanziare impianti su strutture di proprietà degli Enti. Le risorse, con contributi al 100% del costo ammissibile dell'opera, ammontano a 30 milioni di euro.
Ma c'è un dato importante: le richieste di partecipazione vanno inviate non oltre le ore 12:00 del 30 giugno 2010, e noi Campani, Epicurei nell'animo, non abbiamo certo fama di cogliere le cose al momento giusto.
Queste le finalità dell'iniziativa( dal sito del Ministero):

1) promuovere e sostenere l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici pubblici

2)diffondere informazioni e conoscenze sui benefici riguardanti l’energia da fonti rinnovabili ed il risparmio energetico tra le pubbliche amministrazioni ed i cittadini al
fine di favorire la crescita di consenso riguardo al perseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni

3)attivare meccanismi che, a partire dagli obiettivi energetico - ambientali, siano in grado di fare da volano allo sviluppo ed all’innovazione del tessuto produttivo, in particolare su base locale.

A pensarci bene, sembrano delle motivazioni più che condivisibili, non credete?

A chi volesse saperne di più: questa è la pagina principale del Dossier e, sempre nella pagina, a destra, trovate tutti i documenti relativi.